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AD Italia

Nella quiete di un antichissimo villaggio catalano, il luogo del cuore della grande designer dei gioielli di Tiffany & Co. Elsa Peretti. Il posto dove fermarsi a pensare prima di creare, la terra e le radici a cui tornare sempre.

Quando sono arrivata a Sant Martí Vell, quando ho poggiato una mano sulle pietre calde della sua casa, ho visto i suoi disegni, i suoi libri negli scaffali, Hieronymus Bosch e Coco Chanel, e ho visto persino il caschetto di velluto nero con cui Helmut Newton l’aveva ritratta in tenuta da coniglietta Playboy, ho capito che di Elsa Peretti, donna che ci ha liberato disegnando i meravigliosi gioielli per Tiffany& Co., avrei voluto scrivere in prima persona. Un privilegio, lo so, ma ho aspettato a lungo quest’anniversario, i cinquant’anni di collaborazione esclusiva tra Elsa Peretti e la famosa maison americana di gioielli, 1974-2024. Un privilegio, perché le ore trascorse nelle dimore che a pochi chilometri da Barcellona formano il villaggio di Elsa Peretti e insieme il suo immaginario, spagnolo e surrealista, ancestrale e contemporaneo, sono state un’occasione per ritrovare anche ciò che amo di più. Indipendenza, talento, sincerità.

Dove cominciare, da Elsa Peretti figlia di Nando, petroliere, da un’infanzia esposta a cose belle, sapendo che la cosa più bella è la libertà? Elsa Peretti era nata il primo maggio 1940 e nel 1961, questa la legge di allora, era diventa maggiorenne, e in una lettera al padre aveva annunciato che ormai, donna adulta, intendeva fare la sua vita. Sola, contando sulle sue forze, anche economiche. Il taglio degli alimenti lo aveva messo in conto. Credo che Elsa Peretti avesse messo in conto anche le lacrime e prima che diventassero splendidi gioielli quelle gocce trasparenti come cristalli le avevano bagnato gli occhi. Cerco di immaginarmeli quegli occhi che fissano l’obiettivo e lo trafiggono quando Elsa diventa modella, e lo diventa a Barcellona, là dove negli anni ’60 vibrava l’avanguardia artistica della Gauche Divine. Poi, certo, c’è New York, dove arriva nel 1969, ma Io spirito catalano le rimane dentro.

 

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Francesca Santambrogio
October 01, 2024